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808. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 settembre 4 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza manda a Oldrado Lampugnani la lettera dei mercanti di lana di Viadana; perché non intende che ai sudditi del marchese di Mantova si innovi alcunchè, vuole che Oldrado, constatata la verità di quanto detto dai mercanti, provveda secondo consuetudine.

Domino Oldrato de Lampugnano.
Li merchadanti del'arte dela lana della terra de Viadana ne hanno scripto una lettera quale ve mandiamo qui introclusa ad ciò che intendiati et vediati quanto ne scriveno. Et perché nuy non intendimo che alli subditi dello illustre signore marchese de Mantoa sia inovato, né facta cosa alchuna de novo, vogliamo debiati molto bene intendere questa facenda et trovando vuy che sia cussì, come dicti merchadanti ne scriveno, volimo li provediati in modo che dicti merchadanti non si possino iuxamente gravare, et che non li sia inovato cosa alchuna ultra l'usato, governando questa cosa prudentemente come ne confidamo in vuy sapereti fare. Et de quelle serà seguito vogliate per vostre lettere advisarne. Data in castris nostris felicibus apud Quinzanum, die iiii septembris 1452.
Zaninus.
Cichus.