Registro n. 14 precedente | 922 di 1952 | successivo

922. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Pontremoli. 1452 settembre 24"apud Lenum".

Francesco Sforza ringrazia il comune e gli uomini di Pontremoli per i cento fanti mandati a Parma per il bisogno che ne aveva la città e per l'esempio dato agli altri. Siccome ha inteso del crollo di un pezzo del muro di quella terra e del bisogno di riparazioni della rocca. li sollecita a provvedervi per evitare guai maggiori.

Communi et hominibus Pontremuli.
Siamo stati advisati quanto de bono animo vi site mossi ad mandare lì cento fanti de quella nostra terra ad Parma per la importantia cognoscevati de quella nostra città; di che vi regratiamo summamente et vi commendiamo dela bona diligentia et observantia havite usata circa ciò, confortandovi vogliati mantenirgli dicti fanti per alcuni pochi dì, perché farimo provisione de mandargli dele nostre gente, che serà subito. Et de ciò non porressivo havere facto cosa che più ne fosse piaciuta et piacesse (a) al presente, tanto per lo bisogno l'aveva dicta nostra città de fanti, quanto per lo bono et optimo animo et voluntà havite verso le cose nostre, et quanto etiandio per evidentia deli altri.
Ceterum noy sentimo che é ruinato un pezo de muro de quella nostra terra et che la rocha ha bisogno de alchune reparatione molto necessarie. Et per evitare ogni inconveniente ne potesse seguire, volimo li fazati ogni debita provisione alla reparatione de dicti muro et rocha per modo che per niuno tempo vi possa incontrare damno né inconveniente alcuno, maxime che questo é cosa vostra propria et a noy serà singulare piacere. Ex castris apud Lenum, xxiiii septembris 1452.
Christoforus.
Cichus.

(a) Segue de questa depennato.