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1054. Francesco Sforza al comune, agli uomini e al podestà di Lecco 1456 gennaio 11 Milano

Francesco Sforza fa sapere al comune e agli uomini di Lecco di essere nella impossibilità di accontentare Marco dal Mangano, castellano della locale rocca, di quello che gli spetta per le guardie e neppure è in grado di darne sicurezza per l'avvenire. Gradirebbe che essi, inteso quello che gli è dovuto per il passato, provvedano che venga soddisfatto con le entrate del luogo, almeno parzialmente, ora e in futuro, per quello che correranno le sue bollette. Nel medesimo giorno scrive al podestà di Lecco perché esorti detti uomini a fare quanto richiesto.

Communi et hominibus Leuci.
Per le grande spese havimo havuto per lo passato et ne occoreno ala giornata, non havimo havuto el modo de satisfare ad Marco dal Mangano, castellano de quella nostra rocha lì, de quello debbe havere per la guardie d'essa, né anche al presente havimo ben el modo de fargli assignatione per lo pagamento suo per l'advenire. Per la qualcosa haveressemo caro, et cossì ve confortiamo et caricamo, vogliate videre le rasone sue et intendere quello che per lo passato resta ad havere per questa casone dala Camera nostra et providere che gli sia satisfacto del'intrate de quella nostra terra, si non in tucto almanco in grande parte, et cossì per l'advenire assignarli tanto de quelle entrate de quella terra che se possi pagare lì per quello correranno le sue bollette. Il che ad nuy sera gratissimo et poy, col tempo che haverimo l'habilità, ne sforzeremo nuy farvi dele cose che vi piaceranno. Mediolani, xi ianuarii 1456.
Marcus.
Iohannes.
Die suprascripto scriptum fuit potestati Leuci quatenus hortaretur suprascriptos homines ad predicta faciendo.
Iohannes.