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1329. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1457 ottobre 10 Milano

Francesco Sforza avvisa i Maestri delle entrate straordinarie di aver deciso di lasciare al suo sarto, magistro Matrignano, che da anni nulla ricevere, le 90 lire che per convenzione deve versare ogni anno alla Camera ducale per l'imbotatura del vino e delle biade della squadra dela divisa de Pavia. Stabilisce inoltre che, a iniziare dal 1456 in poi, fino a quando a lui piacerà, gli siano rilasciate le dette 90 lire come retribuzione del suo lavoro.

[ 416r] Magistris intratarum extraordinariarum.
Adoperando nuy continuamente magistro Matrognano, nostro sartore in l'arte sua circha el vestire dela persona nostra, donde vene ad restare ogni anno per la sua manifactura nostro creditore de bona somma de dinari, havimo deliberato per più suo acconzo et commodità che'l se retenghi presso sì le libre novanta, le quale per conventione deve pagare ogni anno ad quella nostra Camera, como voy seti informati, in loco del'imbotatura del vino et biade dela squadra dela divisa de Pavia. Il perché vi commettiamo che, incommenzando nel'anno 1456 proximo passato in antea, ad nostrum usque beneplacitum, debiati lassare liberamente, et senza alcuna retentione né novità, le dicte libre 90 de imperiali ad esso Matrognano, le quale li demo in compensatione dela sua mercede per respecto ad li lavorerii che'l fa per uso dela persona nostra, adaptando le scripture secondo ve parerà necessario, siché'l non venga de ciò ad restare debitore d'essa nostra Camera finché da nuy havereti altro in contrario. Mediolani, x octobris 1457.
Iohannes Antonius.
Iohannes.