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190. Francesco Sforza ad Antonio Trecchi 1452 giugno 16 apud Avellum et Longhenam

Francesco Sforza avverte Antonio Trecchi che sta arrivando Michele de Battaglia che lamenta di aver impegnato due giornee per 28 ducati senza possibilità di riscattarle. Il duca comanda ad Antonio di dargli tale somma in modo che riabbia le giornee. Metta i denari da lui sborsati in conto del duca, o come promessa o con qualsiasi altro accorgimento.

Antonio Trecho.
Vene là Michele de Battaglia per fare alcune nostre fazende, quale gli havimo commesso. Et perché luy dice havere alcune soe zornere in pegno per xxviii ducati et non ha el modo de rescoterle, pertanto siamo contenti, et cossì te carichamo et confortiamo che vogli dare fora li dicti xxviii ducati et rescotere dicte zornere. Et sarimo contenti che essi denari li metti poi in nostro conto ad nostra rasone, servando quello modo et via te parirà, o per promessa, o per qualuncha altra via, perché dicto Michele habia le dicte zornere. Ex castris apud Avellum et Longhenam, die xvi iunii 1452. (a)
FranciscuSfortia manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) A margine: Pro Michele Bataglia.