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291. Francesco Sforza a Pietro Campofregoso 1452 novembre 4 apud Calvisanum

Francesco Sforza fa presente al doge di Genova, Pietro Campofregoso, il bisogno in cui si trovano i fanti e i provvisionati nella cittadella di Alessandria. Per far fronte a tale necessità, e sicuro che lui conosca l'importanza di quella cittadella per lo stato sforzesco, gli manda il suo famiglio Lanzalotto da Figino perché gli dia lire 1074,12.

[ 134r] Illustri domino tanquam fratri nostro carissimo domino Petro de Campofregoso, Dei gratia Ianuensi duci.
Noy se retrovamo havere parechi fanti et provisionati in la citadella nostra de Alessandria li quali sonno stati pur parechi dì che non hanno havuto denari, in modo che se retrovano in gran bisogno e necessità. Et perché non havimo altro modo a provedergli, pregamo la signoria vostra quanto più strectamente ne sia possibile che de quelli denari ne fa dare de presenti la signoria vostra gli piacia fare dare a Lanzalocto da Figino, nostro fameglio, libre milleseptantaquatro, soldi dodici imperiali acciò luy gli possa dare alli dicti fanti et provisionati, como gli havemo ordinato, et in questo pregamo la signoria vostra che non ne voglia dire de non, consyderato quanto importa la dicta citadella al stato nostro, como siamo certi che la signoria vostra debbia molto bene iudicare in l'animo suo. Ex campo apud Calvisanum, die iiii novembris 1452.
Persanctes.
FranciscuSfortia manu propria subscripsit.
Iohannes.