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365. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 marzo 1 Milano

Francesco Sforza vuole che il Regolatore e i Maestri delle entrate paghino al segretario ducale le trasferte fatte a Roma dal giorno che concluse sue raxone con loro fino al 21 febbraio scorso, trattenendogli i 230 ducati d'oro, datigli da Cosimo de' Medici e da Boccacino Alamanni.

Regulatori et Magistris intratarum.
Siamo contenti et volimo che alo egregio nostro secretario, Nicodemo da Pontremulo, dal dì che l'ultima volta concluse sue raxone con vuy per l'andata sua a Roma fina a dì xxi del passato, quale gionse qui, faciati fare le sue raxone segondo li ordini nostri per dicta andata, et facte dicte raxone gli faciati respondere de quello restarà ad havere per dicta casone, retenendoli ducenti trenta ducati d'oro quali li havimo facti dare in doe volte per mano del magnifico Cosmo de Medici et Bocacino Alamano da Fiorenza, facendo fare in questo tutte le scripture opportune, secondo l'ordine. Mediolani, primo martii 1453.
Marchus.
Cichus.