Registro n. 15 precedente | 379 di 1468 | successivo

379. Cicco Simonetta al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 marzo 16 Milano

Cicco scrive al Regolatore e ai Maestri delle entrate che il duca, non ricordando di aver donato a Sceva de Curte il rozato che ebbe a Firenze, ha deciso di stare a quello che gli ha detto Alessandro; perciò, come sua donazione, vuole che, non considerato quale debito di Sceva, lo si metta come spesa consumata con le solite scritture.

Domini Regulator et Magistri ducalium intratarum.
Perché lo nostro illustrissimo signore non se recorda bene se quello rozato quale hebe domino Seva da Corte ad Fiorenza, gli lo donasse, o non, fo contento starne al dicto et fede del signore domino Alexandro, quale per soe littere ha scripto et facto fede como el prefato nostro illustrissimo signore gli donò el dicto rosato. Et pertanto è contento et vole che levati dicto rossato de debito al prefato domino Seva et lo mettiati per spesa consumata, facendo fare sopra ciò le scripture opportune. Mediolani, xvi martii 1453.
Marchus.
Cichus manu propria.