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557. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 luglio 12 apud Gaydum

Francesco Sforza informa il Regolatore e i Maestri delle entrate di aver ordinato ad Antonio Trecchi, tesoriere di Cremona, al referendario e al tesoriere di Piacenza, oltre che ai deputati alla cottura del pane a Cremona di trovare una certa quantitą di frumento che vuole sia pagato sulle entrate del 1454 di Cremona e di Piacena, garantendone di siffatta assegnazione i fornitori. Chiede al Regolatore e ai Maestri di essere avvisati dal referendario e dal tesoriere del quantitativo di frumento prelevato, per poterne fare l'assegnazione sulle entrate ducali.

Regulatori et Magistris intratarum.
Havimo comisso ad Antonio Trecho, thexaurario nostro de Cremona, et al referendario er thexaurario nostri de Piasenza che, una cum li deputati nostri alla fabrica del pane in Cremona, ne cerchino certa quantitą de formento, lo quale volimo sia paghato sopra l'intrate nostre de Cremona et de Piasenza et che loro, referendario et thexaurario, promettano, ad nostro nome, gli firą facta bona assignacione sopra le dicte nostre intrate del'anno a venire. Et per nostre lettere, signate de nostra mane, havimo promisso ali predicti referendario et thexaurario de relevarli da tale obligatione. Pertanto volimo che vuy scrivati ali dicti referendario et thexaurario ve avisino de ogni quantitą de formento haverano tolto et sarano obligati per nuy, et vuy sopra le dicte intrate nostre gli ne faciati tale assignatione che vengano ad essere liberati da tale obligatione facte per nuy, como havimo predicto. Et questo fareti senza exceptione et contradictione alchuna. Data ut supra.
Aluysius.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.