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579. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1453 agosto 1 apud Gaydum

Francesco Sforza comanda ai Maestri delle entrate straordinarie di dare al cortigiano ducale Francesco da Cusano, se non tutta la sua provvisione, almeno una gran parte in compenso delle spese fatte per i servigi ducali e per seguire la corte; vuole che abbia effettivamente 100 ducati d'oro della sua provvisione, assegnatagli sulle entrate ordinarie della Camera ducale, tenendo presente che dovrà sobbarcarsi a delle spese per predisporsi a dei servizi ducali.

Magistris intratarum extraordinariarum.
Perché Francisco da Cusano, nostro cortexano, venga satisfacto della provixione, quale gli havimo deputata, como è nostra intentione, et se non in tutto, saltim in tanta parte che'l possa resistere ale spese che continuamente ha facto et fa, sì per poterse operare in li servicii nostri, como in seguire la corte nostra, havimo deliberato et volimo che dele intrate de quella nostra Camera gli dagati subito et senza exceptione ducati cento d'oro suso la dicta soa provixione, quale gli havimo deputata ala nostra Camera delle intrate ordinarie, facendolo fare alla dicta Camera debitore deli dicti denari, li quali gli facimo dare lì perché le nostre intrate ordinarie, tra spexe et assignate, sonno consumate, como doveti sappere. Et nostra intentione è ch'el dicto Francesco habia effecti et non parole, eo maxime perché al presente l'ha ad fare alchune spexe per mettersi impunto per andare in alchuni nostri servicii, et in questo ogni scuxa o difficultà, che gli festi, ne saria molestissima. Et aciochè intendiati questa essere nostra intencione, l'havimo sottoscritta de nostra propria mano. Ex castris apud Gaydum, die primo augusti 1453.
FranciscuSfortia Vicesomes manu propria subscripsit.
Cichus.