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934. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1455 giugno 20 Cremona

Francesco Sforza fa sapere ai Maestri delle entrate straordinarie che Galeazzo da Castiglione, referendario ducale a Milano, asserisce di essere creditore di 105 fiorini, cioè di lire 168, versati a Giovanni Pietro Landriani, come appare da uno scritto. Accertato che sia così, delibera, come gli è stato richiesto da Galeazzo che egli venga soddisfatto della predetta somma con i denari di qualunque entrata straordinaria della città, prendendone loro atto delle receptioni o dandone avviso ai Maestri delle entrate ordinarie.

Magistris intratarum extraordinariarum.
Galeazo da Castigliono, nostro referendario in questa cità, dice essere creditore nostro de fiorini centocinque, a soldi xxxii per fiorino, cioè lire 168 imperiali, per luy dati et numerati a Zohanne Petro da Landriano, como appare per uno scripto, et ne ha pregati vogliamo provedere ala satisfatione soa cum farlili assignare suxo li denari de qualunque intrate extraordinarie de questa nostra cità. Per la qual cosa, essendo cossì, del che volimo ve debiati informare, siamo contenti et volimo che gli debiati fare assignatione delli dicti denari suso li denari de qualuncha intrata extraordinaria de questa nostra cità cum questo che, delle receptioni di questi nostri denari, de volta in volta, ne debiati avisare o voy, o li Magistri dele entrate nostre ordinarie. Data ut supra.
Bonifacius.
Iohannes.