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1010. Francesco Sforza all'affine ducale Marco de Attendolis, dei conti di Cotignola 1454 febbraio 25 Milano.

Francesco Sforza fa presente all'affine ducale conte Marco de Attendolis, luogotenente a Borgonovo, che alcuni cittadini piacentini con beni a Borgonovo si sono fortemente lamentati che i locali hanno tolto tegole dalle loro case, rovinati i solai, portato via le "veze" e molte altre cose mobili e fatti molti maldestri. Intollerante di tutto ciò, il duca manda chi constati questi danni e ha ordinato ai membri del Consiglio di giustizia di far ripristinare ogni cosa e a lui, Marco, comanda di non consentire alcuna novità dal 14 del mese in poi, prima di una decisione di detto Consiglio, eseguendo quanto quelli di detto Consiglio gli scriveranno.

[ 268v] Marcho de Attendolis ex comittibus Cottignole, affini nostro dilecto in Burgonovo locumtenenti.
Alcuni zentilhomini et citatini de Piasenza, quali dicono havere certi suoy beni et possessione in quella terra de Borgonovo et sue pertinentie, gravemente se sonno lamentati che l'homini d'essa terra et pertinentie, seu ad eorum instantiam, gli è stato tolto li cupi zoso dele case, guastati solari, menato via le veze et infinite altre cose mobile, deinde vetato ali lavoratori non conciano le vite, et facti molti et deshonesti excessi delli quali, s'el è vero, grandemente ne maravigliamo et ne dispiazano quanto se possa dire, né li volgliamo supportare per alcuno modo, né sono excutione da officiali, ma da mortali inimici. Et per questo mandiamo il presente portatore che veda queste cose, commettendo a ti et volendo omnino che ogne robbaria, destructione, o altra novitate facta o intentata contra li dicti zentihomini dal quartodecimo dì del presente in qua, nel quale differentia vertisse fra essi citatdini et quelli homini, fecemo commissione ali spectabili de Consiglio nostro de iustitia faci revocare et restituire nel grado e stato erano prima, et da mò inanti non lassi fare altra novità per la dicta cagione fino per li predicti del Conseglio non sarà declarato in la dicta vostra; il che credemo serà fra quatro dì, et exquiray quanto essi del Conseglio te scriveranno in questa materia. Mediolani, xxv februarii 1454.
Bartholomeus.
Iohannes.
Albricus.