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1022. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo (1454 marzo 1 Lodi).

Francesco Sforza ordina a Gracino da Pescarolo di fargli avere, in pił o in meno, la quantitą di frumento indicata dai comuni annotati nella cedola che gli acclude.

[ 274r] Domino Gracino de Piscarolo.
Intendendo nuy de adiutarse de qualche quantitą de formento dele terre et comuni, anno(ta)ti in la cedula qual ve mandiamo introclusa, volemo et ve comettiamo che debiate con bono modo (a) tentare et vedere de componere esse comune in le quantitą annotate in ipsa cedula, aut in maiore o minore quantitą, como meglio potriti fare. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue terre depennato.