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1023. Francesco Sforza a Bendetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza 1454 marzo 4 Lodi.

Francesco Sforza scrive a Bendetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza, di consegnare a Brandolino, parente e squadrero di Tiberto Brandolini la torre di Carpeneto di cui Brandolino ne ha parte in affitto, perché in essa vuole sistemare la moglie che attualmente è a Carpi. Informi gli altri che il duca non intende pregiudicare i loro diritti, che, quando saranno ex iure sanciti, li farà rispettare.

Benedicto de Curte, capitaneo citadelle Placentie.
Perch'el strenuo Brandolino, parente et squadrero del magnifico domino Tiberto, ne dice volere de presente condure la dona sua da Carpi in qua et non havendo altro reducto, desidera metterla in la torre de Carpaneto, maxime perché n'ha a ficto una parte. Nuy siamo contenti et volemo che ad ogne sua rechiesta gli debi fare consignare in le mane la dicta torre liberamente, acioché lì possi stare la donna sua, avisando le parte che questo non facemo per preiudicare ad veruna rasone sua, ma solo per fare questa comodità al dicto Brandolino, el quale mettiamo in nostro loco perché luy farà guardare la dicta torre in nostro nome. Et quando sarà dechiarato ad cuy la specta de rasone, alhora la faremo consignare ad che spectarà. Data Laude, iiii marcii 1454.
Christoforus.
Iohannes.