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1069. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1454 marzo 11 Milano.

Francesco Sforza ricorda al referendario di Pavia che doveva far restituire la parte delle vacche e dei loro frutti (vitellini), che aveva ricevuti il defunto Giacomino Garzo, al marescalco ducale Anibal se gli risultava che gli spettassero. Siccome le vacche sono state vendute, Anibal chiede un risarcimento che lo compensi delle vacche e dei loro frutti dal fratello di Giacomino, cui il duca ha dato la roba di Giacomino.

[ 288r] Referendario Papie.
Per altre nostre ve havemo scrito che dovessivo fare restituire la sua parte de Ie vache, et così deIi fructii, quali haveva perceputi el condam Iacomino Garzo ad Anibal, nostro marischalco, constando a vuy che lo debitamente, rasonevolmente Ii dovesse havere; mò dicto Anibal ne dice che dicte vache sonno state vindute et che per questa casone non pò rehavere la roba sua, et che vogl(i)ano provedere (a) non Ii sia tolto el suo indebitamente. Et parendone la sua domanda honesta, ve comettemo et volemo che constando a voy che el predicto Anibal debia havere dicte vache et parte deIe fruc(te) d'esse, secondo lui ne dice, debati providere et cun effecto fare che Ii sia dacto tanta roba o dinari o altre cosse, che a dicto condam Iacomino che vegna ad esse(re) satisfacto et pagato de tuto quelo che debitamente doveva havere et deve dal predicto condam Iacomino, como è cossa iusta et rasonevole, advisandove che noi intendemo havere donato la roba del dicto Iacomino al suo fratello, ma non gli havemo donata la roba et cosse del dicto Anibal, et de quelo che dicto Iacomino gl'era debitore como luy demonstrerà chiaramente. Però providiti che dela roba sua o de debitorii o per altra via, che dicto Anibal resti pagato, satisfato et ben contento de tuto quelo deve havere dal predicto condam Iacomino; et de questo facti non n'abiamo più tedio, nè lamentanza et che exequate quanto ve (b) scrivemo, se così hé che debitamente et iustamente dicto Anibal sia vero creditore. Data Mediolani, xi marcii 1454.
Cichus.

(a) Segue la roba sua depennato.
(b) ve ripetuto.