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1085. Francesco Sforza al referendario di Piacenza 1454 marzo 13 Milano.

Francesco Sforza vuole che il referendario di Piacenza imponga ai dazieri che, contrariamente a come hanno fatto, lascino che i cremonesi Marco de Dulci e Federico Burse, non vengano assoggettati ad alcun pagamento dopo aver assicurati detti dazieri di condurre frumento e vino per Cremona, per la gente d'arme, per l'esercito o per la corte ducale.

[ 291v] Referendario Placentie.
Marco de Dulci et Federico Burse, citadini nostri Cremonese, n'hanno facto lamenta che, facendo loro condure certa quantità de vino e frumento de fora del territorio nostro ala cità nostra de Cremona, secundo hanno licentia da nuy, gli è stata retenuta lì per li dacierii de quella nostra cità. Pertanto volemo che, dagando loro segurtà aIi dicti dacierii di condure dicto frumento et vino ala cità nostra de Cremona et che lo venderanno ale nostre gente d'arme, overo ale munitione del nostro exercito o ala corte nostra fra il termino de tre mesi, faze che liberamente senza pagamento de datio alcuno, possano seguire il camino loro liberamente perché, como tu say, le biave et victualie forastere che sonno conducte per uso delle nostre gente d'arme, non sonno tenute a pagamento de datio alcuno. Data Mediolano, xiii marcii 1454.
Leonardus.
Cichus.