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1113. Francesco Sforza al podestā e al capitano di Piacenza 1454 marzo 18 Milano.

Francesco Sforza vuole che il podestā e il capitano di Piacenza arrestino (con armi, cavalli e robe) il conestabile ducale Graziolo da Vicenza e suo figlio, non rilasciandoli senza licenza ducale. Se non fossero in cittā, diano ordini di arresto ai passi e alle porte della cittā. In simile forma scrivano a Giorgio de Annono, luogotenente di Alessandria, al podestā di Tortona e a quello di Pavia.

[ 299v] Potestati et capitaneo Placentie, nostris dilectis.
Per certo digno respecto volimo et ve comettemo che con bona diligentia et vigilantia secretamente debiati intendere se Gratiolo da Vincentia, nostro conestabile, overo suo figliolo, o tuti duy, se retrovano in quella nostra citā aut altroe, in loco dove li possiate fare sustenire tuti duy, aut uno de loro con le arme et cavalli et ogne sua roba, da non essere relaxati senza nostra licentia; et casu che non se trovano, metiti tali ordini ali passi et de fora delle porte che, passando per quella iurisdicione a vuy commissa, siano arestati et sustenuti, como č dicto, avisandone del recepimento de questa e de quanto haveriti seguito e sentito circa questa materia. Data Mediolani, xviii marcii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.
In simili forma Georgio de Annono, locumtenenti Alexandrie et potestati nostro Terdone et potestati nostro Papie.