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1127. Francesco Sforza al capitano del naviglio e a Gracino da Pescarolo (1454 marzo 20 Milano).

Francesco Sforza avverte il capitano del naviglio e Gracino da Pescarolo che manda verso Ferrara e anche verso Bologna il suo consigliere Niccolò Arcimboldo e, perciò, vuole che gli si preparino due navi, una per lui e le dodici persone che lo accompagnano, e una per i suoi cavalli. Tutto deve essere pronto per domenica o lunedì prossimo. Si informi il duca dell'ammontare della spesa.

Domino capitaneo Navilii et domino Gracino de Piscarolo.
Per cose importantissime et ardue mandiamo ale parte de sotto el spectabile doctore domino Nicolò Arcimboldo, nostro consigliero carissimo, e desiderosi del'aconcio dela persona soa et anche ch'el vada più presto, volimo che faciati mettere in puncto doe nave, cioè una tenuta et aconcia per luy et dodeci persone serano in compagnia con luy, l'altra per condure li suoy cavalli che seranno dece in tuto a numero, et ambe due le conducano a Ferrara, aut più ultra verso Bologna, se a luy piacerà. Fate adunche subito fare el dicto apparechio ita che'l possa montare domenicha o lunedì proximo avenire s'el venerà là, advisandone per lo presente nuntio quanto montarà la spesa de dicte nave fin a Ferrara. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.