Registro n. 16 precedente | 1153 di 1825 | successivo

1153. Francesco Sforza a Giovanni da Pesaro, podestà di Piacenza 1454 marzo 26 Milano.

Francesco Sforza vuole che, anche per assecondare la perorazione fatta da donna Bianca, Giovanni da Pesaro, podestà di Piacenza, liberi Arasmino di Agliate da Milano che "per sempitate" ha tolto un panno bianco durante la festa di carnevale.

Domino Iohanni de Pisauro, potestati nostro Placentie.
Per parte de Arasmino da Aglià da Milano, ad nuy è stato exposto de certo panno bianco per luy tolto in la festa de carnevale passato et che questo ha facto più presto per sempitate che per alcuno altro cativo fine. Et perché la illustrissima madona Biancha, nostra consorte, n'ha facto granda instantia in favore del dicto Arasmino, siamo remasti contenti, per contemplazione della signoria sua, perdonarli et remetterli tale debito; unde dicemo che, non siandoli altra legitima et precedente casone che per la casone predicta, vuy lo debiati relaxare et liberarlo senza altra exceptione et replicatione, facendo cassarli et annullarli ogne processo et condemnatione che gli fosse facta; et ultra ciò admonirlo che da mò inanzi se guardi molto bene de non incorere più in simile fallo perché gli ne potria incontrare altro che non gli è incontrato questa volta. Data Mediolani, die xxvi marcii 1454.
Persanctes.
Cichus.