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120. Francesco Sforza al capitano di Casteggio (1453 agosto 20 "apud Gaydum").

Francesco Sforza ordina al capitano di Casteggio di intervenire perchè i due uomini d'arme Bernabò e Pietro, fratelli Marconi, restituiscano i 160 ducati avuti dal condottiero Evangelista Savello senza essere, poi, passati al suo servizio.

Capitaneo nostro Castigii.
Evangelista Savello, nostro conductero, haveva tolti per soi homini d'arme Bernabò et Pedro, fratelli di Marconi, et datoli ducati cento sexanta; da puoi essi fratelli non sonno vogliuti andare a servirlo. Et perchè non è degna cosa che habiano havuti dicti dinari senza meritarli, te comettiamo et volemo che debbii astringere dicti duy homini d'arme ad restituire li dicti dinari ad esso Evangelista, overo ad qualunque suo messo, aciò gli possa dare ad altri et remettere altri in suo loco. Data ut supra.
Irius.
Cichus.