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1218. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di San Nazzaro Pavese 1454 aprile 8 Lodi.

Francesco Sforza scrive al podestà, al comune e agli uomini di San Nazzaro Pavese di essere sorpreso che il podestà non l'abbia prima informato dei furti che si perpetuano dagli uomini d'arme di Moretto. Lo ammonisce che se detti uomini sono di quelli che lui, duca, ha di recente assunto, li mandi ai loro alloggiamenti nel Parmense. Se sono altri e fossero ancora recidivi, li metta in galera e lo avvisi, perché darà loro una punizione esemplare.

[ 324v] Potestati, communi et hominibus Sancti Nazarii Papiensis.
Per una vostra lettera restiamo avisati deli latrocinii et robbarie che ne scrivete se commectano ogni dì per quelli homini d'arme de misser Moretto, il che ad nuy é dispiaciuto grandemente et maravigliamo de ti, podestà, che tu non gli habbii proveduto, o avisarne più presto. Pertanto vi dicemo, se questi homini d'arme sono de quelli che nuy havemo tolto novamente, che li debbiati fare levare de lì et andare ali suoi logiamenti, quali nuy gli havemo assignati in Parmesana, et non li lassate demorare lì per niente. Ma se non sono con nuy, state attenti et se commettano robbarie né alcuna de queste cose, volemo li debiate pigliare et metterli in presone et avisarne, perché ne faremo tale punitione che serà exemplo ad li altri. Laude, viii aprilis 1454.
Christoforus.
Iohannes.