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1321. Francesco Sforza a Sceva de Curte, luogotenente di Piacenza (1454 maggio 3 Milano).

Francesco Sforza vuole che Sceva de Curte, luogotenente di Piacenza, consenta a Schiavo da San Giovanni, compagno del conte Cristoforo Torello, di trasportare le biade fino a 25 sacchi che portava da Stradella a San Giovanni in Croce in virtù di una licenza che pur non portava la sottoscrizione ducale, siccome essa non é richiesta per chi conduce così poca biada per proprio uso e non fuori dal territorio ducale.

Domino Sceve de Curte, locumtenenti Placentie.
Conducendo dala Stratella a San Zohanne in Croce el Schiavo da San Zohanne, compagno del magnifico conte Christoforo Torello, certa biada con la nostra licentia, quando l'é stato lì gli é retenuta la dicta biada, perché la licentia non é sottoscripta de nostra mano secundo l'ordine dato. Perché adunche nostra intentione non é che questo ordine se extenda a simili homini, quali conducano così pocha biada per suo uso, ma a quelli che ne conducono in maiore quantità et fora del territorio nostro, siamo contenti et volimo che debiati lassare passare zoso el dicto Schiavo con le dicte biade fina ala quantità de sachi xxv, como se contene in la dicta licentia. Data ut supra.
Irius.
Cichus.