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1454. Francesco Sforza a Francesca de Attendolis, moglie di Marco de Attendolis 1454 maggio 23 Monza.

Francesco Sforza tranquillizza donna Francesca de Attendolis, moglie di Marco de Attendolis, assicurandola che la possessione di cui beneficia magistro Mattia non é stata tolta né a lei né a suo marito e, quindi, possono raccogliere quanto é stato da loro seminato, avendo solo l'avvertenza di rispettare la parte dominicale spettante a Mattia.

[ 389r] Domine Francisce de Attendolis, consorti spectabilis Marchi de Attendolis.
Havemo inteso per la vostra n'havete scripto del facto della possesione; al che respondendove, dicemo che, quantunche habiamo concessa dicta possesione ad magistro Mathia, non é però nostra intentione che luy ve toglia quello che debitamente specta a vostro marito et ad vuy; et per questa ve dicemo che nostra intentione é che debiate recogliere el vostro seminato (a) senza impedimento alcuno. Et de ciò n'havemo parlato con esso magistro Mathia, quale se contenta de ciò, salvo se alcuna cosa potesse spectare a luy per la parte dominicale, perché ancora a luy non volimo far torto; et in quella parte confortiamove non vogliati usarli renitentia. Data Modoetie, xxiii maii 1454.
Bonifacius.
Cichus.

(a) Seminato in interlinea su frumento depennato.