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1465. Francesco Sforza a Luchino de Cornago, referendario di Piacenza 1454 maggio 27 Milano.

Francesco Sforza ammonisce Luchino de Cornago, referendario di Piacenza, per la poca sollecitudine da lui mostrata per far avere al conestabile ducale Gaspare da Sessa l'assegnazione fattagli sopra il sale. Si dia da fare in modo da soddisfare Gaspare e anche da evitare che il cancelliere di Gaspare stia sul posto a perdere tempo

Luchino de Conago, referendario nostro Placentie.
Se dole con nuy Gasparro de Sessa, nostro conestabile, che fin ad qui non ha potuto havere uno soldo de quella assignatione gli habiamo facta sopra el sale, et che tu usi pocha solicitudine in fare scodere dicti dinari; donde ne porta extremo bisogno.
Pertanto, maravigliandone assay de questa toa tepedità, volimo et te comettemo che tu te debii sforzare per ogne modo in fare executione et ogni altra provisione che sia necessaria perché questi dinari se rescodano, con quella celerità che sia possibile, et lo dicto Gasparre sia satisfacto et quello suo cancellero non stia lì ad perdere tempo, altramente ne doleremo delli facti tuoy. Mediolani, xxvii maii 1454.
Christoforus.
Cichus.