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1504. Francesco Sforza al podestà di Vigevano (1454 giugno 1 Lodi).

Francesco Sforza scrive al podestà di Vigevano di voler costruire presso Lodi una fornace doppia per cuocere 60.000 pietre alla volta. Siccome domani sarà a Milano, vuole che mandi subito quattro o sei buoni e industriosi maestri di fornace dal suo cancelliere Giacomo Filippo Malombra, che poi li presenterà a lui, che farà loro intendere quel che vuole facciano.

Potestati Viglevani.
Intendendo nuy de far fare qua apresso Lode una fornace dopia, la quale possa cocere lx mila de petre ala volta, volimo et comettemo che subito, ala receputa de questa, debbi havere informatione delli meliori maystri da fornace de quella terra, e mandine da nuy a Milano quatro o sei, ordinando che faciano capo a Iacomo Filipo Malumbra, nostro cancellero, al quale havemo ordinato che gli conduca ala presentia nostra; et cum primum haveremo parlato con loro, et datoli intendere quanto voremo faciano, gli faremo dare dinari et tractare bene. Siché mandali subito et sine mora, se may havesti voglia fare cosa a nuy grata. Et sopra ciò studia de mandarne maystri boni et industriosi a simile lavorerio. Domane, Deo dante, seremo a Milano; siché ordinati ali maystri che vengano là. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.