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1578. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1454 giugno 20 Milano.

Francesco Sforza assicura Teseo da Spoleto di avere, con la lettera allegata, ordinato al capitano della cittadella, Benedetto da Corte, di fornirgli la polvere e i verrettoni che gli abbisognano, munizioni che lui rimpiazzerà a carico di quelli della Val di Nure, causa di tale spesa. Il duca vuole che li sistemi per bene in modo da non ricorrere ancora a detti mezzi. Tiberto Brandolino dice che si possono convincere con buone parole. Lui parla così perché ha avuto i suoi denari, mentre Giovanni da Tolentino e gli altri non hanno ottenuto nulla.

[ 421v] Theseo de Spoleto.
Rispondendo ad quanto ne scrive de veretoni et polvere te mancha, et cetera, dicemo che per l'aligata nuy scrivemeo ad Benedicto da Corte, nostro capitaneo della citadella, che te debia dare tuti quelli veretoni et polvere che tu gli rechiederay; siché vedi de exequire prudentemente et con solicitudine quanto habiamo ordinato, facendo per modo questa volta che un'altra volta non ne bisogni venire a questo, et che se gli pigli et daghi uno perpetuo fine et ordinamento. Messer Thiberto ha scripto qua che se vogliano pigliare con bone parole, et cetera, dicemo che luy ha havuto li suoi dinari, ma domino Iohanne da Tolentino et li altri nostri non hanno havuti li suoi; siché vogli omnino exequire quanto t'havemo ordinato. Volimo anchora che tu remetti dentro della citadella nostra de Piasenza altratanti veretoni et polvere che tu haverai dal nostro capitaneo d'essa citadella ad spesa de quelli de Valle de Nuro, che sonno rasone de fare questa spesa; et questo non manchi per niente, advisandote che non lo facendo, te faremo pagare ad ti ogne cosa. Data Mediolani, xx iunii 1454.
Zanninus.
Cichus.