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1584. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto (1454 giugno 21 Milano).

Francesco Sforza dice a Teseo da Spoleto che, se dopo aver letta la lettera di Tiberto Brandolini, ritiene che quello che egli suggerisce sia il miglior modo per ottenere i denari da quelli della Val di Nure che non quello di andarvi con la gente d'arme, faccia come Tiberto suggerisce.

Theseo de Spoleto.
Dal magnifico domino Thiberto havemo havuto la lettera, quale te mandiamo qui inclusa, la quale, poi che haverai bene intesa, volimo che, parendote che sia megliore via de retrare il dinaro da quelli de Valledenura, questa de che se fa mentione (in) dicte lettere che lo andare tuo là con gente d'arme, et vedendo de havere tale et sì facte securtate, [ 423r] che sii securo ad li termini havere li dinari et anche, essendo li termini honesti et con consentimento de quelli ad chi sonno assegnati, faci quanto in essa lettera se contene, intendendote sopra ciò col prefato domino Thiberto perché, quanto più humanamente se fanno queste cose, non preiudicando al facto nostro, nuy siamo più contenti. Data ut supra.
Iohannes Chiapanus.
Iohannes.