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1597. Francesco Sforza al podestà e al capitano di Piacenza 1454 giugno 22 Milano.

Francesco Sforza scrive al podestà e al capitano di Piacenza di provvedere che il milanese Giovanni Corio non abbia a spendere ancora dell'altro danaro per essere soddisfatto dei grossi crediti che vanta da Ruffino Pichelo e da Giovanni Catelano renitenti a pagarlo.

Potestati et capitaneo Placentie.
Per altre nostre lettere, date Mediolani vi presente, ve scripsemo che, facendose il nobile Iohanne Coyro, nostro citadino Milanese, creditore de Roffino Pichelo et Iohanne Catellano de assay notabile quantità de dinari, et non li potendo luy conseguire per loro renitentia, gli facessemo ragione summaria, como più largamente se contene in esse ale quale se riferimo. Et perché n'ha facto significare denuo che pur se rendeno difficili dicti suoi debitori ad satisfarlo in grande suo damno et spese [ 425v] asai, havendo a littigare fora de casa sua, volimo et ve commettemo ancora che gli servati tal modo che gli faciano il debito per quanto se gli trovano obligati de ragione, non lo tenendo più in tempo, né impiado. Data Mediolani, xxii iunii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.