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1630. Francesco Sforza al podestà di Pavia e a Bertoluccio da Gubbio 1454 giugno 27 Milano.

Francesco Sforza vuole che il podestà di Pavia e Bertoluccio da Gubbio individuino quei delinquenti di Cugnolo che nei giorni scorsi ferirono un famiglio di un compagno del conte Gasparo, che poi morì. Vuole che impongano loro il risarcimento delle spese fatte per detto famiglio e poi glieli denuncino in modo che egli li punisca.

[ 434v] Potestati Papie et Bertolutio de Eugubio.
Per alcuni de quelli nostri homini de Cugnolo, questi proximi dì, fo ferito uno famiglio de uno compagno del conte Gasparro, como tu, Bertolutio, debbi essere informato; per la qual ferita dicto famiglio é pervenuto a morte, como il dicto conte (a) Gasparro n'ha dicto, circha il quale gli sonno facte de molte spese per volerlo adiutare, como vuy intenderite. Et perché é raxonevole cosa che chi fa male patisca la pena, volimo che ve informati che sonno stati li malfactori et quelli astringeriti ad pagare tute le spese facte in el servitio del dicto famiglio; et deinde ne avisariti nuy del nome loro, aciò ne possiamo far fare debita punitione. Mediolani, xxvii iunii 1454.
Bonifacius.
Iohannes.

(a) conte in interlinea.