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1747. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano e a Roberto Sanseverino (1454 luglio 12) Milano.

Francesco Sforza scrive a Corrado da Fogliano e al nipote Roberto Sanseverino compiacendosi con costui per la disposizione presa a Pavia con Corrado di trovarsi domenica là dove sarà Angelo e di cominciare già lunedì a darsi da fare in modo che quel giorno si accampino a Bassignana. Si accordino per il loro spostamento con Tiberto, cui lui pure dirà di ritrovarsi quel giorno a Bassignana. Scriverà ad Angelo d'essere pronto e di stare ai loro ordini. Ha disposto che il capitano della Lomellina faccia pervenire vettovaglie in campo e lo stesso sollecito ha fatto a Gentile della Molara.

Magnificis Conrado de Foliano et Roberto de Sancto Severino, nepoti.
Inteso quanto tu Roberto n'hai scripto del ragionamento haviti havuto insieme Conrado et tu a Pavia, e del'ordine preso d'essere dominica proxima avenire là dove serà Angelo et de comintiare lunedì proximo subsequente a fare qualche cosa, a nuy piace l'ordine haviti preso, et così ve dicemo che lunedì ve debiati acamparve al borgo de Bassignana, intendendove del vostro andare con il magnifico domino Thiberto, al quale scrivemo etiamdio che dicto dì et hora vada a campo al Bassignana et de ciò se intenda con vuy. Scrivemo etiamdio ad Angelo che sia in puncto e facia quanto ordinariti. Item scrivemo al capitaneo de Lumellina che facia venire delle victualie in campo et anche a Gentile dela Molara che solicite le victualie; vuy etiamdio le solicitariti et ve governariti con prudentia in ogne cosa, et de quanto seguirà ne avisariti continuamente. Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.