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1799. Francesco Sforza a Iacobo Palmano di Piacenza 1454 luglio 22 Milano.

Francesco Sforza dice a Iacobo Palmano di Piacenza di avere già scritto ai fratelli e ai parenti della vedova di Bartolomeo Ciresola di Fiorenzuola per convincerla a imparentarsi con il domino di Parma. Non andandole tale partito, il segretario ducale Angelo Simonetta l'ha sollecitata, per volontà del duca, a congiungersi con il nipote di Fiasco, ma, siccome finora non se n'é cavato nulla, e quello lo ha pregato di scrivere a Iacobo perché si dia da fare per questa faccenda, il duca gli raccomanda di fare di tutto per condurre a buon fine la cosa.

[ 481v] Domino Iacobo Palmano de Placentia.
Altre volte nuy havemo scripto ali fratelli et parenti della donna che fo de Bartholomeo Ciresola della terra nostra de Fiorenzola, confortandoli che volesseno indurla ad devere fare parenteza con il strenuo domino da Parma; et dappuoi questo Angelo Simoneta, nostro secretario, ha facta instantia pur per parte nostra che, non piacendole de imparentarse con esso domino, che volesse far parenteza col nepote de Fiasco. Et perché in fin qui non é seguito altro et dicto domino n'ha pregato te vogliamo scrivere che te operi in questa facenda per luy, sapiandoti quanto domino ne sia amato, gli havemo voluto compiacere, et per questa nostra te caricamo et stringemo che tu vogli per l'amore che tu li porti operarti in questa facenda siché la cosa sortisca ad effecto.
Mediolani, xxii iulii 1454.
Barnifacius.
Cichus.