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342. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 ottobre 5 "apud Gaydum")

Francesco Sforza comanda al luogotenente di Lodi di sottoporre Rizardo a ulteriori interrogatori perchè riveli tutto ciò che sa. Ricordando che con il confronto con il capitano Bartolomeo è stato meno silenzioso, il duca vuole che ora, anche con l'uso della corda, diventi più loquace.

Locumtenenti Laude.
Havemo recevuto Ie vostre lettere circa la confessione facta per Rizardo sostenuto, dicemo che, comprehendendo, segondo el vostro scrivere e segondo Ia confessione sua senza altro crutiato, che verisimilmente debbe sapere altro che quello ha confessato, et deliberandoce sapere el fondamento de quella cosa, volimo che per qualunque modo e via debbiati cavare da luy quanto ne sa; e volendo luy stare indurato, como faceva prima inante che gli mettessemo Bartholomeo cap(i)taneo a fronte a fronte, constrengitelo etiam con la corda a dire el vero, non gli havendo respecto alcuno, e dela confessione farà, renderitece avisati. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.