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383. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1453 ottobre 18 "ex castris nostris contra Pontevicum".

Francesco Sforza comanda nuovamente al capitano di Casteggio di costringere Pietro e Bernardo di Marconi a restituire la prestanza avuta da Evangelista Savello. Sa che Ettore da Doyono, cui Evangelista ha assegnato detti denari, non li ha ancora ricevuti, per cui gli ripete di costringere Pietro e Bernardo a soddisfare Ettore in conformità all'ordine di Evangelista.

Capitaneo nostro Clastigi.
Per altre nostre te scripsemo più dì fa dovesse astrenzere Petro et Bernabò di Marconi, quali havevano recevuto la prestanza da Evangelista Savello, et poi non sonno vogliuti andare seco a restituirli Ii dinari delIa dicta prestanza, et intendiamo per querella de Hector da Doyono, al quale esso Evangelista ha assignati dicti dinari, che non Ii ha possuti conseguire fin al presente dì. Pertanto, maravigliandone de tanta tardità, te comettiamo de novo et volemo debii astrenzere Ii dicti Petro et Bernabò a satisfare al dicto Hectore d'essi dinari, segondo l'ordinatione d'esso Evangelista; et questo faray senza exceptione et contradictione alcuna. Data ut supra.
Irius.
Cichus.