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430. Francesco Sforza al conestabile dei fanti Gaspare da Suessa 1453 novembre 4 "ex castris contra Rovatum".

Francesco Sforza spera che il conestabile dei fanti Gaspare da Suessa abbia avuto notizia della presa di Caravaggio, di Brignano e di Vailate, fatta da Sacramoro Visconti e da Francesco Secco e come essi sperano di impossessarsi di Treviglio e di Rivolta. Vuole che, a questo scopo, Gaspare si unisca a loro con tutti i cavalli, lasciando a Cerreto suo figlio con tutti i fanti, oppure, invertendo i ruoli, mandi suo figlio e, comunque, abbia sempre l'avvertenza di mantenere Cerreto ben guarnita.

[ 124v] Gaspari de Suessa, peditum conestabili.
Credemo che tu debbi havere inteso como miser Sacramor Visconte e misser Francesco Seccho sonno intrati dentro da Caravagio et lo hanno tolto ad nostro nome, et similmente hanno havuto Brignano et Vaylà et hanno ferma speranza de havere Triviglio et Rivolta. Pertanto vogliamo che tu vadi ad meterti insieme ad li predicti miser Sacramor et miser Francesco per videre de havere Trivigli et Rivolta, zoè che tu vadi cum tucti li toy cavalli, lassando quil loco fornito deli toy fanti insieme con tuo figliolo, overo che tu porrai restare a Cerreto (a) con li toy fanti e mandare tuo figliolo con li cavalli a mecterse insieme con li dicti miser Francesco et miser Sacramoro; et in questo faray como parirà ad ti purchè, o l'uno o l'altro di vuy dui, vada como scrivemo de sopra. Et questo non manchi, sopratucto haveray advertentia de fare che Cerreto (b) sia secura et fornita per modo che tu ne sie securo. Ex castris contra Rovatum, die 4 novembris 1453.
Iohannes.

(a) Segue alla bastia depennato.
(b) Cerreto in interlinea su la bastia depennato.