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556. Francesco Sforza a Raffaele de Pugnelis di Cremona (1453 novembre 24 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza conferma a Raffaele de Pugnelis di Cremona di aver preso atto della disponibilità di Pavia di donare 3000 lire per comprare 1000 some di frumento, comprese le 131 date nei giorni scorsi. Faccia di tutto per avere concretamente e subito il frumento, farlo macinare e mandarne la farina a Cremona ai commissari ducali per la cottura del pane. Lo informa di aver scritto a Bartolomeo da Correggio e a Gracino di portarsi personalmente dove occorre per racimolare la maggior quantità di frumento, farlo macinare e inviarne la farina a Cremona. Perchè si intenda la urgenza di pane in campo, li avverte che al presente importano più 100 moggia, anzichè 300 fra 15 giorni.

[ 150v] Raphaeli de Pugnelis de Cremona.
Restiamo advisati per una toa lettera della conclusione che ha facta quella nostra comunità de Pavia de donare libre III mila per comprare some mille de fromento, computate quelle some 131 ne hanno date ali dì passati; così havemo veduta la spexa che n'hay mandata che va in dicto fromento. Del tuto restiamo advisati; ad che respondendo te dicemo che noi volemo che de queste libre III mila, quale ne scrive te darano de presente quella nostra comunità, ne debii comprare tanto fromento che monti questi dinari, lo quale volemo facii inmediate macinare in farine, et esse farine siano subite conducte ad Cremona et consignate alIi nostri comissarii sopra la fabrica del pane; et in questo non gli perdere una hora de tempo, per quanto hay ad caro la gratia nostra, advisandote che tute Ie altre cose non sonno da equiparare ala importantia de questa. Et si may usasti diligentia et sollicitudine in alcuna cosa, vogli usarla in questa, et non te lassare dare parole et menare ala longa et per al naso como se fa alle buffale, perchè deve considerare como nuy stemo in campo; et fa' et sollicita in modo che para intendi el bisogno nostro et che habiamo casone un'altra volta adoperarte in altre cose nostre, advisandote che nuy scrivemo ad domino Bartholomeo da Coregia et ad domino Gracino che debiano personalmente andare dove bisogna per recatare maiore quantità et summa de formento che sarà possibile, lo quale volemo sia tuto macinato in farina et mandata poi de tracta ad Cremona. Et in questo non gli perdere una hora de tempo, (a) perchè adesso ogne hora vale uno mese al facto nostro; et sollicita ancora che se compona quelle altre (b) dece terre che ne hay mandate in scripto, cavandone più formento potray et con bono et piacevole modo. Ma sopra tuto quello se ha da fare se faza presto et senza perdictione alcuna de tempo, perchè de presente ne vogliamo più presto 100 moza che de qui ad XV dì 300 moza.
Data ut supra.
Zaninus.
Cichus.

(a) Segue et depennato.
(b) altre in interlinea.