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582. Francesco Sforza a Paolo Amicono, capitano della Martesana (1453 novembre 29 "apud Urceas Novas").

Francesco Sforza informa Paolo Amicono, capitano della Martesana, che manda lì i suoi uomini d'arme Scaramuza dal Bastone e Menino da Bergamo per una certa pratica per la quale vuole che egli dia loro ogni aiuto e favore.

Paulo Amicono, capitaneo Martexane.
Mandiamo là li strenui Scaramuza dal Bastone et Menino da Bergamo, nostri homini d'arme, per exequire una certa pratica qual menano de impositione nostra. Pertanto aciochè melio se mandi ad executione la facenda, volimo che tu gli daghi logiamento più apresso a Brivio che si pò et, bisognandoli più una cosa che un'altra per la facenda, darali ogni adiuto, consilio e favore possibile; e non manchi per quanto tu hay caro el fato nostro. Data ut supra.
Iacobus.
Cichus.