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594. Francesco Sforza a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza 1453 dicembre 2 ("apud Urceasnovas").

Francesco Sforza ordina a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza, di far avere, con rito sommario, al condottiero Bartolomeo Quartieri quanto gli è dovuto da Tato, già suo compagno.

[ 158v] Benedicto de Curte, capitaneo cittadelle Placentie.
El strenuo cavaliere et nostro conductero, miser Bartholomeo dali Quarteri, ne dice essere creditore d'uno chiamato Rato, habitatore di quella nostra cità, che già fue suo compagno, di certe cose et quantità de dinari, como intendereti da suo mandato.
Pertanto volemo che li debbiati ministrare, o a luy o qualunque suo mandato, ragione summaria et expedita per modo che l'habbi et consequisca el debito suo dicto miser Bartholomeo da dicto Ratto senza litigio. Data ut supra, die secundo decembris 1453.
Iohannes(a).

(a) Segue Cichus depennato.