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648. Francesco Sforza a Paolo de Braco, podestà di Orzinuovi (1453 dicembre 12 "apud Marchariam").

Francesco Sforza scrive a Paolo de Braco, podestà di Orzinuovi, di non potere che stupirsi che non si sia contratta quella parentela da lui patrocinata con il suo cameriere Bartolomeo di Vistarini. Lo sprona, pertanto, a sollecitare monsignore Battista o chi crederà meglio perchè tutto si concluda, purchè vi sia il padre di Bartolomeo.

[ 169r] Paulo de Brachio, potestati Urcearum Novarum.
Havendone facta quella instantia che havemo per la parenteza da essere contracta con Bartholomeo di Vistarini, nostro camerero, per nostra singulare complacentia, non possemo fare che non se maravigliamo uno pocho che anchora non sia exequito, credendo che dovesti fare molto mazore cosa per nuy e piacere nostro, maxime siando pur cosa digna, dela quale vuy et Ii parenti ve trovareti ogni dì più contenti. Per la qual cosa iterato ve confortiamo ad volere scrivere talmente aut ad Baptista, monsignore, aut ad chi meglio ve pare ch'el se conclude senza più diIlatione de tempo e replicatione de nostre lettere, non gli volendo fare altre exceptione, purch'el ce sia el patre del dicto Bartholomeo. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.