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656. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1453 dicembre 15 "apud Marchariam".

Francesco Sforza scrive al Regolatore e ai Maestri delle entrate di non dar modo agli uomini di Bellano di lamentarsi perchè li vogliono costringere al pagamento della tassa vecchia del sale, di cui il duca fece loro, lo scorso anno, grazia, e perchè non consentono loro di prendere per la loro tassa 182 staia di sale in virtù della convenzione avuta. Furono fatte, nello stesso giorno, lettere credenziali a Giacomo Malombra per re Renato.

[ 171v] Regulatori et Magistris intratarum.
Hanno mandato novamente qui da nuy l'homini da Bellano, quali se gravano, como vedereti per Ie inclusa supplicatione, per respecto che vuy gli voleti astrenze(re) al pagamento delIa taxa vegia del sale, dela quale nuy gli fecimo gratia l'anno passato; similiter se gravano che vuy non gli observati la conventione facta de levare per la soa taxa stara 182 de sale, como nuy ve habiamo scripto per altre nostre lettere del tenore incluso; de che ne maravigliamo. Pertanto ve comettimo et volimo debiati provedere essi homini non siano per dicta casone più gravati et che sia exequito quanto sopra ciò ve habiamo scripto et commisso, facendo che non ne sentiamo più querela. apud Marchariam, die xv decembris 1453.
Zanetus.
Cichus.
Die suprascripto.
Facte fuerunt littere credentiales domino Iacobo Malumbre in personam serenissimi regis Raynati.
Io Antonius.
Cichus.