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685. Lettera di Francesco Sforza 1453 dicembre 19 "apud Marchariam".

Nel brano mutilo della missiva si osserva che lo scritto di Andrea gli è stato dettato per favorire il fatto del suo signore e danneggiare quello dello scrivente. Si puntualizza poi la nessuna credibilità: "non è micha da credere (...)" che l'andata del messo Pietro da Roa a Padova sia stata fatta "per praticar de pace", osservando sia la maggior praticabilità di Brescia, ove tali trattative già "principiarono", che il mancato ritorno del messo a Ozinuovi. Fa sapere (al Colleoni) che a Sagramoro ha risposto che asseconda il suo desiderio di andare in campo con la sua squadra, lasciando al Colleoni la cura della sicurezza di Brusaporto.

[ 180r] (a) retornato ma, per dire el parere nostro de quello comprendemo del scrivere de Andrea predicto, ad nuy pare essere certissimi, como la magnificentia vostra intende così bene, como nuy, che questo tal scrivere la signoria l'à facto fare ad fine de favorire el facto suo et desfavorire el nostro con parole et demonstratione, monstrando a chi loro piacesse como el vostro messo è andato fin a Padoa usando apresso, in questo, del'altre arte che sanno usare Venetiani, et non è micha da credere che vogliamo che questo vostro messo vada fin là per praticar de pace, perchè, quando el volesseno, per casone de pace praticariano la cosa a Brexa, como sapeti che principiarono, et non a Padoa, advisandove che, da poi che Piero da Roa se partì dali Orci, non è may più retornato né mandato a dire cosa alcuna, et se pur venesse o mandasseno a dire cosa alcuna sopra ciò, ne sereti avisato, perchè non havemo mancho caro l'honore et bene vostro che lo nostro proprio, perchè el reputiamo nostro, et la magnificentia vostra ha inteso mò el parere nostro, siché porà far fare quella resposta al dicto domino Andrea che li parerà sia condecente. Circh'al facto de domino Segramoro el ne ha mandato a dire che piutosto delibera del venire de qua che restare delIà con la squadra, al quale havemo mandato a dire che siamo contenti che'l venga, siché, venendo la magnificentia vostra, porà havere cura de quello loco de Bruxaporcho et, se pur volesse restare, poreti ordinare che una parte delli vostri fanti staghino con sì in quello borgo per più loro secureza; dentro del recepto nostra intentione è che non li stia alcuno. Data apud Marchariam, xviiii decembris 1453.
Iohannes.

(a) La missiva inizia così in quanto manca la carta precedente.