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72. Francesco Sforza a Graziolo da Vicenza (1453 agosto 13 "in castris apud Gaydum").

Francesco Sforza informa il conestabile Graziolo da Vicenza che due dei quattro bifolchi mandatigli non sono che soldati e, perciò, inadatti a condurre buoi. Ne completi, quindi, il numero, e paghi i bifolchi, come ordinatogli, per due mesi, e non già per dieci giorni, come ha fatto con i predetti quattro.

[ 22v] Gratiolo de Vincentia conestabili nostro.
Inteso quanto per toe lettere ne hai scripto delli quatro bebolci ne mandi per lo compimento delli dodece te scripsemo, respondemo che sonno venuti et deli quatro ne sonno boni duy; l'altri duy dicono sonno soldati che non se à fa' per lo facto nostro, perchè li soldati non sanno menazare bovi. Pertanto vedi de mandarne altri duy, avisandote che questi n'hai mandati dicono non havere havuti dinari più cha per dece dì et che non gli porranno stare, del che ne maravigliamo perchè tu sai te scrissemo che gli mandasti pagati per duy mesi. Pertanto vogli per ogni modo subito, recevuta questa nostra, dargli tanti dinari che siano pagati per duy mesi et cosi mandaray l'altri duy como per l'altre nostre te havimo scripto, perchè ad mandargli qui senza dinari haveriano casone de fugirsene, che saria molto pegio che la prima volta. Data ut supra.
Marcus.
Cichus.