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727. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1454 gennaio 7 "ex Marcharia".

Francesco Sforza impone al referendario di Pavia di osservare quelle esenzioni praticate (quale quella attinente all'imbottatura, che ora viene richiesta) con i sottoelencati uomini d'armi quando facevano parte della compagnia di Moretto da San Nazzaro e che ora sono diventati uomini d'armi del duca.

Referendario Papie.
Li infrascripti nostri homini d'arme, quali erano della compagnia de domino Moreto da San Nazaro et mò li habiamo tolti per nostri homini d'arme, ne hanno facto querella dicendo che, perfin (a) erano sucto lo dicto Moreto non erano costricti nè pagavano imboctatura alcuna, et che al presente, che sonno nostri homini d'arme, li constringeti ad farli pagar dicta imbotatura; della qual cosa, essendo così, ne siamo alquanto maravigliati et non lo possiamo credere. Pur, sia la cosa como se voglia, ve dicemo et cosi è nostra intentione et volemo che dicti nostri homini d'arme non siano astricti ad contribuire et pagare dicta imbotatura nè altro ultra l'usato, ma che siano preservati exempti como è stato facto sempre per lo tempo passato, secundo loro ne hanno exposto, et essendo così, perchè non volemo gli sia innovato cosa alcuna ultra consuetum. Apud Marchariam, vii ianuarii 1454.
Zanninus.
Iohannes.
Iohanne et Bartholomeo, fratelli, conti de Albonexio, Nicola da Corte, Gregorio, Burato, Antonino, Zohane Filippo, Gasparino, Zohane Matto, Boldrino da Cairo, Christofano, Antonio da Isolella, Andrea da Calabria, Pineto, Donato da Romagnano, Zohane Francesco, Ferramusca.

(a) Segue che depennato.