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731. Francesco Sforza al podestà di Piacenza (1453 dicembre 29 Piacenza).

Francesco Sforza informa il podestà di Piacenza di aver graziato la Cupriana e di aver annullata (e altrettanto faccia lui) ogni scrittura attinente al suo delitto

Potestati Placentie.
Havendo nuy bona informatione dello delicto commisso per la Cupriana, destenuta in possanza et vostre mane, per usare delIa clementia nostra verso essa, gli havemo facto et facimo, per (a) tenore delIa presente, gratia libera d'esso delicto et d'ogne pena et condenatione, quale per esso delicto havesse incorso. Pertanto volemo che, recevuta questa, la faciati liberare et mettere in soa libertade, facendo cassare et anullare ac penitus irritare, como nuy cassamo et anullamo per questa ogni pena et condenatione quale per casone del dicto delicto havesse meritato ita che nel'avenire, per tempo alcuno, non gli sia dato impazo veruno. Data ut supra.
Zanetus.
Iohannes.

(a) Segue la depennato.