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765. Francesco Sforza ad Antonello de Campanea 1454 gennaio 13 Marcaria.

Francesco Sforza informa Antonello de Campanea che Manfredo da Forlì gli ha scritto che alla richiesta di Antonello di certe navi, ha risposto che, dandosi il caso, potevano essergli necessarie come a Lovere per la sicurezza di quel territorrio. Il duca ha detto a Manfredo di accordarsi con Antonello per quello che sarà meglio per lo stato sforzesco e dice ora ad Antonello di accordarsi con Manfredo per prendere il bresciano Carolo Borghino che s'aggira per il paese per sollevarlo. Chiede, infine, ad Antonello di sottoporre il Colla a una nuova indagine per cavargli tutta la verità su quello che lui sa.

Antonello de Campanea, dilecto.
Manfredo da Forlì ne ha scripto che, havendoli ti rechiesto certe nave, che'l ne haveva de bisogno lì, accadendo il caso, per conservatione sua et de quella terra, et che sonno così necessarie como ad Lovere, ad lo quale nuy havemo scripto che sopra ciò se debia intendere con ti, et così dicemo a ti che tu te vogli ben intendere con esso luy et fra vuy deliberare et exequire quanto è quello ve parira più utile et per lo megliore del stato nostro; e così ancora te dicemo che te debii intendere [ 206r] con dicto Manfredo et fra voy servare ogni modo et diligentia per havere in Ie mane uno Carolo Borghino, citadino de Bressa, che va praticando tuto quello paese et surlevandolo, e pigl(i)arlo, e pigl(i)ato advisarne subito. Et questo se vole fare tanto cautamente et secretamente che non li fosse dato aviso e misso suspecto.
Ad la parte delle lettere toe della detentione de Colla recevute, et cetera, dicemo che, non havendolo ben examinato, lo debii de novo examinare diligentemente, per modo che tu habii la verità da luy de quanto sa. Data Marcharie, xiii ianuarii 1454.
Ser Alexander.
Cichus.