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874. Francesco Sforza al podestà di Treviglio (1454 febbraio 5 Lodi).

Francesco Sforza scrive al podestà di Treviglio di lasciare che Martino da Treviglio rimpatri e faccia gli affari suoi: egli gli ha confessato di desiderare tornare lì, perchè scempiamente si è portato a Bergamo senza "alcuno cattivo fine" e, avvedutosi di aver fatto male, ha fatto ritorno.

Potestati TriviIii.
É stato qui da nui Martino da Trivilio et ne ha dicto como lui altra volta, senza altra consideratione, sempiamente, andò ad Bergamo, et non già, però, ad alcuno cattivo fine, et cognoscendo havere facto male, è retornato. Et perchè dubitava per questo de venire là, gli havimo dicto che, non havendo luy commesso altro fallo, ch'el pò venire là; sichè, servando la cosa como de sopra è dicto, siamo contenti et volimo che lo lassi repatriare et fare Ii facti suoi senza alcun altro impedimento; et questo finchè non manchi. Data ut supra.
Cichus.