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89. Francesco Sforza al commissario di Tortona (1453 agosto 16 "ex felicibus castris apud Gaydum").

Francesco Sforza in merito a quanto gli ha scritto il commissario di Tortona, gli risponde che la pretesa di quelli del vesvovato di avere da lui una dichiarazione ducale prima di pagare le 500 lire è assurda. Gli ordina che con ogni mezzo li costringa al pagamento dovuto, perchè, se ciò non avvenisse, ne ricadrebbe su di lui la colpa. Quanto al pagamento di Baldassare da Vicenza, provveda a fare quanto circa ciò deve fare. Circa quei di Pontecurone e di Vighizzolo, gliene ha parlato a sufficienza in un'altra lettera.

Petro de Lonate, comissario Terdone.
Havemo recevuto doe toe lettere de dì vii et viii del presente per le quale restiamo avisati de quanto tu ne scrive, et, respondendo alle parte necessarie, primo, alla parte delle livre cinquecento, quale non voleno pagare l'homini del vescovato se prima non hanno la declaratione, et cetera, dicemo che loro non hebbeno may compositione con nuy alcuna che gli dovessemo fare la dicta declaratione domandano, sichè se maravegliamo de questo. Pertanto volemo che debbi astringerli al pagamento delle diete livre 500 et chiarire molto bene al vescovo et alli dicti homini che l'intentione nostra è [ 27r] che fazano per l'avenire como hanno facto per lo passato et como fanno et farano li altri homini nostri del Terdonese; et quando vogliano essere renitenti a questa nostra voluntà e dispositione, te comettiamo et volemo che, per qualunque via et modo te parerà meglio et più expediente, li debbi astringere a fare el debito, como è rasone.
Et circa ciò cura che non gli vengha mancamento alcuno dal canto tuo, como credemo farai con diligentia; e quando pur non lo facessero non se doleressemo se non delli facti toy.
Ala parte del spazamento de Baldesarro da Vincensa, havemo inteso quanto ne scrive, et non dicemo altro se non che vogli attendere ad fare quanto circa ciò hai da fare; et de questo facto non ne scriverai più niente a nuy.
Ala parte de quelli da Pontecurono et Viguzolo non dicemo altro, perchè per un'altra nostra te havemo avisato a compimento di quello hai a fare; sichè cura de exequire quanto per essa te havemo scripto. Data ut supra.
Leonardus.
Iohannes.