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921. Francesco Sforza ad Antonio de Sichis, commissario di Geradadda (1454 febbraio 12 Milano).

Francesco Sforza vuole che Antonio de Sichis, commissario di Geradadda, ordini che Martino da Treviglio, andato sconsideratamente, ma senza "alcuno cativo fine, a Bergamo, possa tranquillamente rincasare, anche se il locale podestà, inosservante della volontà del duca, non lo consente.

[ 248r] Antonio de Sichis, comissario nostro Glareabdue.
Nuy havemo scripto in li dì passati al nostro potestà de Trivilio che lasasse retornare ad casa soa uno Martino da Trivilio, et questo non obstante che luy puramente et s(c)empiamente più dì sonno fosse andato a Pergamo non perhò ad alcuno cativo fine; mò pare ch'esso potestà non l'habia lassato retornare, la qual cosa havemo havuta molto molesta. Pertanto volemo che tu ordini per quello modo che te pare ch'el possa stare liberamente in casa soa senza impazo alcuno. Data ut supra.
Persanctes.
Cichus.