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946. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1454 febbraio 18 Milano.

Francesco Sforza comanda a Gracino da Pescarolo di fargli avere, tramite un suo uomo, il resto dei cento ducati d'oro, che ebbe, in suo nome, dal defunto vescovo secondo l'ordine del cancelliere ducale Zanino. Ingiunga a detto suo uomo di non dare detto denaro se non a chi a voce gli dirà il duca.

[ 254v] Domino Gracino de Piscarolo.
Vogliamo che quello resto delli ducati cento d'oro che recevessevo in nostro nome dal quondam episcopo de quella cità secundo l'ordine ve lassò Zanino, nostro cancellero, ne debiati mandarlo qui a noy per uno delli vostri subito recevuta la presente, et ordinareti ch'el non gli daghi ad persona veruna, se noy non gli lo diremo de bocha. Et per più vostra chiareza havemo soctoscripto la presente manu nostra propria. Ex Mediolano, xviii februarii 1454.
Zaninus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.