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990. Francesco Sforza a Sacramoro Visconti 1454 febbraio 23 Milano.

Francesco Sforza, informa Sacramoro Visconti dell'avventura capitata a un tal Manfredo della val Brembana di ritorno dalla Val Trompia dove, munito di licenza e salvacondotto del Colleoni, aveva smerciato la sua mercanzia. Si imbattè allora nel conestabile Zuca e in altri conestabili sforzeschi che insieme a dei villani lo alleggerirono di merce e denari. facendosi beffe del Colleoni. Il duca ordina al Sacramoro di rintracciare lo Zuca e gli altri colpevoli e di far loro restituire ogni cosa, pena, in caso di rifiuto, della prigione lasciandoveli fin a quando non avranno completamente soddisfatto detto Manfredo, che manda da lui.

[ 263v] Domino Sacramoro Vicecomiti.
El magnifico Bartholomeo Coleone, nostro capitanio, se dole com nuy et grava ultra modo che, havendo lui facto licentia et salvoconduto ad uno Manfredo de Valle Branbanna de andare in Vale Tropia et potere conduere certa mercantia, cioè lanne, sapone et pesi, ritorna(n)do si scontrò in el Zucha et alcuni altri nostri provisionati et villani, li quali li hanno robbato et tolto ogni cossa et roto el salvoconduto, et factosse beffe del prefacto Bartholomeo, et cetera; et così è stato da nuy el dito Manfredo lamentandosse de questa cossa. Del che nuy havemo presso despiacere et afano tanto quanto dire se possi, perché nuy intendimo che le litere et salviconduti del prefacto magnifico Bartholomeo servati et obediti non altramente che li nostri proprii. Pertanto volemo, et per le presente vi comandiamo strictissimamente caricandovi quanto più possiamo che subito debiate havere da vuy el dito Zucha et tuti queli sonno colpevoli de questa cossa, et non relasarli per in sere (a) che non sii restituito al dito Manfredo integramente tuta quela roba glè stata tolta fin ad uno pontale de stringa, et cossì li dinari che anche dice gle sonno tolti. Et quando et quanto costoro fossero renitenti ad restituire dicta roba, volemo li faciati metere in presone et non lassarli finchè non habia restituito et satisfato de ogni cossa al dito Manfredo, quale mandiamo da vuy per questa cassone, denique facendo per modo non habia più cassone de lamentarse.
Data Mediolani, xxiii februarii 1454.
Iohannes.

(a) sere per serà.