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123. Francesco Sforza al podestà, al comune e alla comunità di Pandino 1450 agosto 16 Lodi

Francesco Sforza ordina che in seguito alla denuncia di Giovanni Antonio Marcello la comunità di Pandino desista dal fare qualsiasi novità per la roggia.

Potestati (1), comuni et hominibus Pandini.
Dilecti nostri, per le incluse littere del magnifico misser Iohanne Antonio Marcello vederiti quanto scrive delo excesso comisso per vuy, secondo luy dice, per quella rugia et perché a noy non pare ragionevole che ve faciati rasone da vuy stessi et anche non volimo comportare vuy siati cagione de scandali et questione, ve comandiamo che debiati desistere da simile novitate et revocare quelle havessevo facte. Et se gli pretenditi ragione alcuna, avissati noy che cercharimo remediargli et gli remediaremo, ma in questo mezo non ve deshonestate. Et lecte che haveriti le incluse, mandatile in mano de Cicho, nostro secretario. Laude, die xvi augusti 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 562, con inizio 1477 luglio 1).